“Angy Poppins e la banda dei diversamente bulli” debutta con successo all’ODA di Catania

“Angy Poppins e la banda dei diversamente bulli” debutta con successo all’ODA di Catania

Da “Diversopoli” a “Ugualopoli”. Storia di una città di bulli che non rispettavano i disabili. Fino al colpo di scena finale.

Lella Battiato Majorana

 

È andato in scena con successo l’atteso musical Angy Poppins e la banda dei diversamente bulli nell’Auditorium della Fondazione Opera Diocesana Assistenza di Catania.

Dopo un coinvolgente percorso laboratoriale, durato cinque mesi di intenso lavoro, come sottolinea la coreografa Angela Rendo mamma di un ragazzo con disabilità, la “Compagnia degli Uguali”, composta da 25 ragazzi,  ha portato in scena il musical tratto da un testo originale del giornalista e scrittore Salvo Fleres.

L’evento, presentato dalla giornalista Antonella Saeli, è stato preceduto da un’esibizione del “Ten Strings Duo”, composto dalla violinista Marianatalia Ruscica e dal chitarrista Davide Sciacca, di ritorno da un mini-tour statunitense e più volte esibitosi per la Famiglia Reale Britannica.

Il progetto, quello imperniato sulla favola di Angy Poppins, che ha visto per mesi coinvolti operatori e volontari con l’intento di coinvolgere e superare disabilità e differenze.

«A Diversopoli, un paese abitato dall’ignoranza e dalla prevaricazione, i bulli prendono di mira i diversamente abili. Solo perché sono diversi. Ma diversi da chi? Ci penserà Angy Poppins, simpatica e volitiva signora che dal cielo atterra a Diversopoli planando sulla sua sedia a rotelle, a rimettere a posto le cose, trasformando il paese in Ugualopoli. Perché la vera diversità sta negli occhi e nel cuore di chi guarda. Colpi di scena, emozioni e messaggi positivi, in questo musical che vede protagonisti, dopo mesi di prove e impegno come veri e propri professionisti del palcoscenico, i ragazzi dell’ODA, di Come Ginestre e di Oasi della Crescita».

La realizzazione di Angy Poppins e la banda dei diversamente bulli è un progetto della Fondazione ODA, con il sostegno del Parco dell’Etna e la preziosissima collaborazione di un nutrito gruppo di volontari. 

«Come veri e propri professionisti del palcoscenico, evidenzia Rendo, arriva il momento tanto atteso: i nostri ragazzi sono i protagonisti di uno show inedito, particolare, che vuole creare spunti di riflessione sul bullismo e sulla realtà quotidiana che vivono i giovani con disabilità, troppo spesso vittime di atti di violenza, prevaricazioni e ingiustizie sociali».

Colpi di scena, emozioni e messaggi positivi; in questo musical che vede protagonisti i ragazzi oltre che dell’Opera Diocesana di Assistenza, anche di altre associazioni come: Ginestre, Oasi della Crescita, Il piccolo principe – Nino con i ragazzi.

«Perché la vera diversità sta negli occhi e nel cuore di chi guarda», tiene a precisare Angela. «Spero che un’iniziativa come questa possa essere solo la prima di una lunga serie di spettacoli inclusivi da organizzare in Sicilia, ma non solo. Un ringraziamento particolare va a tutti quei volontari – termina Rendoche hanno risposto al nostro appello e si sono avvicinati a noi pur non avendo nessun familiare o conoscente con disabilità. Perché la diversità è un arricchimento per tutti».

Una commedia che racconta la vita, l’amore, le insicurezze, i tormenti adolescenziali, ma anche un messaggio propositivo di inclusione e sostegno alle differenze che diventano positive per migliorare e arricchire la nostra società, i rapporti umani e relazionali, riempiendo il vuoto della solitudine.

Lo spettacolo ha raccontato magistralmente la storia di conflitti interiori e sociali, ma è una linea guida per un lungo cammino di performance laboratoriali, tendenti a colmare il gap della diversità. Ben-essere disabile, colloca il tema nella prospettiva culturale, fuori dalle logiche del confine offrendo un bilancio dinamico della ricerca dei bisogni educativi speciali.

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