53° edizione Premio Internazionale “Le Muse” riconoscimenti in nome dell’arte, cultura, scienza, cinema, teatro e televisione

53° edizione Premio Internazionale “Le Muse” riconoscimenti in nome dell’arte, cultura, scienza, cinema, teatro e televisione

Da Alessio Boni al regista Leone Pompucci, Michail Jurowski, Luca Pignatelli, al filosofo Giacomo Marramao

 Lella Battiato Majorana – fotoVisintini

 

Firenze: Palazzo Vecchio con il suo Salone dei Cinquecento, palcoscenico universale per il premio internazionale “Le Muse”,che dialoga con Vasari, Leonardo e Michelangelo, i geni del Rinascimento.

Una manifestazione tra dipinti antichi e  disegni del Rinascimento palpitante di attività e di incontri folgoranti; premio promosso e ideato dal Gr. Uff. Cav. di Gran Croce Giuliana Plastino Fiumicelli, che ha consegnato i prestigiosi riconoscimenti giunto alla 53° edizione. Ricorda il sindaco Giorgio La Pira “che per primo, come sottolinea la fondatrice del premio, ci accolse in questo magnifico luogo, e anche quest’anno ho il piacere di salutare le nuove Muse, i nuovi Accademici, le Autorità e il simpaticissimo pubblico che festosamente ci applaude”.

Sono stati insigniti nomi illustri nelle lettere, arti, scienze, cinema, televisione, le personalità più meritevoli nel settore nazionale e internazionale dei loro ambiti professionali.

Dopo gli squilli delle chiarine d’argento del Comune, aprono la cerimonia con i saluti il presidente Cav. Acc. Luca Plastino, il presidente del Consiglio Comunale Andrea Ceccarelli, il coordinatore del comitato l’Accademico Maurizio Mancianti evidenziando “la città e il suo patrimonio artistico sono un tutt’uno; emerge il problema della rigenerazione urbana che passa attraverso al cultura, e la Plastino Fiumicelli è un’autentica mecenate della cultura. Il premio non è ripetitivo ma si autoalimenta con arte, letteratura, cultura e tende a dare risposte in un’epoca di mediocrità a ricercare valori comuni”.

Un premio significativo d’eccellenza anche quest’anno di spessore e ricercato, interviene Eugenio Giani presidente del Consiglio regionale della Toscana “si salda sempre di più la cultura del Rinascimento, la scultura, le pitture di questo palazzo con le sue statue che rappresentano le fatiche di Ercole, mito della Grecia con il richiamo alle Muse, concepite da Giove, con i premiati di questa edizione. La cultura fa crescere e illumina la nostra comunità e l’Accademia attraverso tutte le sue iniziative dà luce alle istituzioni”.

Momento emozionante la consegna del Premio “Pegaso”, consegnato a Giuliana Plastino Fiumicelli dal presidente Giani, che rappresenta, con il cavallo alato, la democrazia che ci fa guardare avanti.

Premiato atteso, per la musa Clio, che ha lanciato un monito alla numerosa platea il filosofo e storico Giacomo Marramao: “È un premio che gradisco particolarmente perché gli anni fondamentali della mia formazione filosofica hanno avuto luogo qui a Firenze. È l’occasione per ricordare che il nostro Paese ha un grande bisogno di saldare l’elemento della memoria, la madre di tutte le muse è Mnemosine. E abbiamo bisogno di rigenerare due passioni, quella della memoria e quella del futuro, e io credo che Firenze abbia un ruolo notevole da giocare”.

Accolto da una gremita folla l’attore Alessio Boni premiato nel simbolo della musa Melpomene, “il teatro permette di poter studiare e creare personaggi e ricordo il mio personaggio di Arpagone con Giorgio Strehler, fu una lezione di vita”.

Il pittore creativo e geniale Luca Pigantelli nel simbolo di Erato, “questa sera vivo un rapporto continuo con la natura, forza rigenerante, in questo salone pieno di spiritualità”, attirato da materiali di recupero “amo, luoghi spostati, meno vissuti, dimensioni inafferrabili”

Premio prestigioso, nel simbolo della musa Urania a Stefano Grifoni, direttore del Pronto Soccorso di Careggi spiega: “Mi fa molto piacere ricevere questo premio. Io rappresento i miei medici e i miei infermieri, che sono qui con me e con i quali abbiamo costruito un grande percorso frutto di grande passione e spirito di sacrificio, che ha portato a un’evoluzione della medicina d’urgenza con grandi risultati sia a livello nazionale che internazionale” continua “la malattia rende tutti uguali”.

Lo scenografo e regista Gianni Quaranta per la X musa (Cinema), premio Oscar, “cerco di ricostruire la realtà renderla più possibile reale agli spettatori

e il regista Leone Pompucci nel simbolo dell’XI musa (tv), premio Davide di Donatello esordisce nel cinema con “Mille bolle blu”: “creare l’estetica della televisione gli americani ci sono riusciti ed hanno trasformato la scatola magica in vece di un bieco elettrodomestico al pubblicità significa prendere con ironia il prodotto” 

Le altre eccellenze premiate: l’imprenditore Sergio Galbiati nel simbolo dell’Apollo Musagete; il poeta, psichiatra e neuropsichiatra infantile Pierangelo Scatena per Calliope, “la poesia è dare senso nuovo alla parola”; il soprano Mietta Sighele nel simbolo della musa Euterpe, “nel teatro tutto è finto, invece in questo salone c’è la vita”; il direttore d’orchestra russo Michail Jurowski per la musa Polimnia; la professoressa Nicoletta Maraschio nel simbolo della musa Talia, si occupa del rapporto tra lingua e arte e ha svolto attività di ricerca continuativa presso il centro di grammatica italiana dell’Accademia della Crusca “è un problema la scarsa conoscenza linguistica nazionale, occorre orgoglio e valore della nostra lingua”; la danzatrice Pompea Santoro nel simbolo della musa Tersicore, ballerina del teatro alla Scala “nel palcoscenico bisogna trasmettere emozioni da dare al pubblico, nella scuola di danza insegna la tecnica, la sensazione ma non si può insegnare dedizione passione e sacrificio che vengono dal professionista”. Ai premiati è stato consegnato un bassorilievo bronzeo raffigurante le muse dello scultore Salvadori e un diploma.

Nominati nuovi accademici il fotografo d’arte Guido Argentini, la pittrice Maria Luisa Salvini, e il presidente della Società di San Giovanni, Franco Puccioni

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