Pignatelli vs Pignatelli: alla Triennale di Milano l’opera di Ercole Pignatelli – di Annalisa D’Amelio
Pignatelli vs Pignatelli: alla Triennale di Milano l’opera di Ercole Pignatelli – di Annalisa D’Amelio
Pignatelli vs Pignatelli: alla Triennale l’opera di Ercole Pignatelli con installazione di Fabio Novembre – di Annalisa D’Amelio The Art Runner per Milano Arte Expo (magazine Arte Design Fashion Fotografia e Lifestyle della Casa Museo Spazio Tadini). Oggi sento il bisogno e una fisiologica esigenza di assistere ad un live. Devo vedere qualcosa di fortemente emozionante. Dove potrei andare se non in Triennale a vedere Pignatelli all’opera?!
Detto fatto.
Arrivo e la sala è vuota, tutta per me, mi godo lo spettacolo preliminare.
L’opera di 120 mq è posta lungo tre pareti dietro un grande ring che le fa da perimetro aperto agli estremi. Non è possibile salirvi se non in presenza e per volontà del maestro.
Il progetto creativo d’installazione è a cura di Fabio Novembre.
Il grande maestro, uno degli ultimi di una generazione di grandi artisti italiani. Viene posto di fronte ad una grande sfida in solo 24 giorni. Lui e la sua massima opera. Aperta al pubblico e di fronte allo stesso incantato ad ammirare le gesta epiche di lui, il grande.
Posto, all’alba del suo ottantesimo anno, di fronte ad una grande sfida. Pignatelli vs Pignatelli. Si confronta con la sua stessa arte, con la sua vita, con la sua storia, con la sua evoluzione attraverso il suo percorso artistico, non ancora fermo, ma in continuo movimento.
L’opera di Ercole Pignatelli si sviluppa su tre grandi pareti, la prima è al completo.
Sviluppa il tema di fiori, sempre cari all’artista, rievoca la simbologia della sua provenienza, della sua nascita, la magica terra pugliese.
E’ evidente che continua a rimanere in lui. Rimane sempre il gesto autentico e la mescolanza di colori e forme, che creano una inconsapevole magia agli spettatori, evidente dall’energica ed entusiasta gettata di colore che lo contraddistingue ancora, conscio di star facendo un sortilegio di cui neanche lui conosce bene la formula.
E’ la magia dell’arte. Ma sa per certo che, in un modo o nell’altro, riuscirà a sorprendere e a stupire di nuovo. E’ evidente, come con inesausta libertà del segno e continuità nell’uso della scelta dei colori, la struttura di un intero universo pittorico. Capace di colpirci, di stupirci, di sedurci e di farci volare alto sul terreno della fantasia e del sogno. Attraverso sensazioni vaghe e lontane ma pur sempre vive, che si nasconde il segreto di Ercole Pignatelli, alle prese con Le fatiche di Ercole, le ultime fatiche.
La bellezza nel vederlo dipingere, e aver avuto il piacere di poter condividere con lui un momento sul suo ring, sul suo palcoscenico, prontamente disponibile, dopo il suo arrivo, nel tardo pomeriggio, nell’assecondare il mio bramoso desiderio di condividere con lui qualche momento e assaporarne la grinta e la passionalità nel trasferire sulla parete il suo istinto indomabile e la sua creatività che muta costantemente in base alle sue scelte pittoriche.
Tutto il live avviene secondo un suo disegno mentale, a volte inconsapevole a volte voluto. Si può permettere il lusso, dopo una vita trascorsa nel mondo dell’arte, di cambiare colori a suo piacimento e a sua volontà. La sua forza e la sua vitalità e l’amore e l’entusiasmo che mette in quello che fa è evidente attraverso i suoi occhi. Giovani e vivi, profondi e comunicativi. Ho difficoltà a pensare e a credere che ha ottant’anni!
E’ ancora un grande lottatore, che ha ancora voglia di sfide e non teme il confronto con se stesso. La sua grande esperienza viene messa a servizio del pubblico, posto al centro della sala, seduto ad ammirare l’eroe senza tempo che si confronta con la tela sul ring. Lui sempre pronto ad interagirvi e rendere compartecipativi gli spettatori del suo immenso lavoro.
E’ stato per me un onore poter condividere questo bellissimo momento live, di vita e di arte. Non ho voluto importunarlo con troppe domande, stava lavorando e deve terminare il lavoro entro la fine di questo mese.
Manca l’ultima parete; il tema dei fiori quello della donna sono quasi ultimati. Manca la casa, chissà cosa dipingerà. Lo vedremo a fine Novembre, di fronte a tutta la sua totalità
Dedico al maestro questo passo: “Lo strano impulso dell’artista consiste nel sovrapporre ai brulicanti aspetti del mondo reale una folla di figurazioni nate dal suo spirito, dal suo occhio e dalle sue mani” – Marguerite Yourcenar
In bocca al lupo maestro Pignatelli!
Ci vediamo con tutti voi a fine mese per vedere l’opera al completo, intanto vi mostro delle piccole anticipazioni dell’opera in corso.
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