Al teatro ABC di Catania va in scena l’appassionante musical de “Il regno delle favole” “La principessa e il ranocchio”

Al teatro ABC di Catania va in scena l’appassionante musical de “Il regno delle favole” “La principessa e il ranocchio”

Riflettori accesi su una fiaba che fa emozionare per tornare tutti bambini

Lella Battiato Majorana

 

Gran successo di pubblico e tante emozioni al teatro ABC di Catania, dove è andato in scena con la compagnia del “Regno delle Favole”, scuola materna privata, con l’appassionante  musical “La principessa e il ranocchio” con la regia ideata e progettata di Mary Chiarenza e Taty D’Arrigo, presentato da Luca Maugeri e le coreografie del magistrale maestro Danilo, creando un jazz-swing firmato italiano; luci Walter Puglisi, costumi disegnati dalle registe e realizzati da Lucrezia Milazzo, rifacendosi ai costumi delle Sorelle Marinetti.

 

Attraverso le originali musiche di Fred Buscaglione, la compagnia  ha rappresentato grazie alla partitura l’ironia e la caratterizzazione dei personaggi e situazioni anche aggressive o di diversità, dando spazio a diversi generi.

 

Musical, terapeutico-pedagogico “in due si cammina meglio” tratto dalla fiaba del fratelli Grimm; fin dal primo momento ha appassionato piccoli e grandi conducendoli in un mondo magico divertente, sapendo farli commuovere, divertire, ma anche riflettere sul tema della “diversità”.

 

Nel riscrivere la storia, dichiara Mary Chiarenza “ogni anno cerchiamo di affrontare una tematica didattico-pedagogica differente, sempre attraverso la favola. Abbiamo scelto La principessa e il ranocchio per esaltare maggiormente l’importanza dei sogni, come scopo di vita e realizzazione personale. La favola rimane fedele al testo del 1920, ma spostata alla nostra realtà quotidiana”. Rilancia “ognuno ha i propri desideri, ma non sempre coincide con ciò di cui si ha davvero bisogno, non bisogna accanirsi a rincorrere sogni impossibili, sottovalutando i valori della vita: tenacia e determinazione. In una società in continua evoluzione ho ritenuto necessario far riflettere e affermare il tema della “diversità”.

 

Si apre il sipario a New Orleans, città che brilla per opulenza e avventura,  nel periodo d’oro del jazz,siamo a fine Ottocento; amore, musica e magia si fondono. Tiana ha promesso al padre, caduto in guerra, che avrebbe aperto un ristorante; arriva Naveen che si affida alla tradizione delle fiabe, alla ricerca di un lavoro e di una principessa da sposare, ma viene trasformato in ranocchio dalla malvagia Facilier. Anche Tiana durante una festa in maschera è trasformata in rana; decide quindi di seguire Naveen nelle paludi per essere liberati entrambi dall’incantesimo. Dopo varie peripezie, si accende l’amore tra i due che, sposandosi, si liberano dall’incantesimo. Supereranno, nonostante il loro percorso sia pieno di pericoli, le difficoltà tirano fuori la parte migliore della coppia e vedono realizzati i loro sogni, ma non nel modo che avevano previsto.

 

Taty D’Arrigo prosegue “è sicuramente una favola moderna, dove non c’è il principe azzurro ricco, infatti lo troviamo povero alla ricerca di una principessa ricca”. Continua “la protagonista è una ragazza semplice che vuole realizzare a tutti costi con sacrificio i suoi sogni, inconsapevole che a questi dobbiamo aggiungere l’Amore”. Aggiunge “una metafora del nostro tempo: la donna forte e indipendente, che ha la chiave di tutto, ma in realtà senza il supporto del principe (l’Amore) non si può ottenere e la felicità di gioire”. E così le differenze che sembravano enormi scompaiono nel bayou.

 

Le registe D’Arrigo e Chiarenza mettono nel loro lavoro ogni anno passione e impegno, realizzando un prodotto di alto livello  professionale e aggiungono “questa fiaba ricorda la favola “La cicala e la formica”, la cicala è il principe che non fatica, la formica la principessa cameriera, sicuramente con un finale diverso. Interessante la caratterizzazione particolare che hanno voluto dare ad alcuni personaggi inventati, con un tocco di eccentricità come se fossero disegnati, sottolineando con leggerezza un tema di importanza sociale quanto mai attuale: la diversità come valore e ricchezza e non qualcosa di cui avere timore.

 

Protagonisti tutti bravi: la principessa Tiana piccola (Ludovica La China) e grande (Ludovica Paolillo); il principe Naveen (Ahmed Liotta Saad), che hanno trasportato il pubblico nel magico mondo delle fiabe. Il principe ha saputo rendere al pubblico il suo messaggio in chiave ironica e Charlotte la ragazza che sogna l’idea del principe azzurro. Una principessa tenace che per raggiungere i propri obiettivi, come la donna di oggi, non si ferma davanti alla sofferenza superando le frivolezze. Sono stati molto applauditi i vari gruppi che hanno rappresentato la belle époque, il corpo di ballo di “Bailando” che si è esibito con costumi scintillanti, richiamando lo stile “Charleston”, le ballerine che si esibivano nei locali Cotton Club.

 

Come in ogni storia c’è il cattivo, il mago Malvagia Facilier, interpretato da Flavia Licata, insieme agli stregoni dei riti Voodoo, ma appena si toccano i sogni,i piccoli stregoni si ribellano e lo inibiscano dal compiere alcun sortilegio al mago “che ha superato i limiti”, e recitano unico divieto che noi abbiamo è quello di non poter toccare i sogni di qualsiasi essere vivente perché son intoccabili … abbiamo il dovere di rispettare i nostri limiti”. Simpatica la mamma di Tiana, in scena D’Arrigo Marta, che lancia un messaggio “tuo padre non ha avuto un ristorante che avrebbe sempre voluto, ma ha avuto qualcosa di più, … l’Amore” e incita la figlia “danza … verso il futuro”.

Ed ecco i dolcissimi fenicotteri dai colori cipriati, che fanno da rinforzo terapeutico alla fiaba e dicono “le cose più belle capitano a chi non si arrende”… continuano “se esprimi un desiderio alla stella … si avvererà, ma adesso … la stella può aiutarti a fare un pezzo di strada … ma il compito più importante ce l’hai tu”

 

Estremamente frizzanti i ranocchietti mimano la natura, sono verdi e gialli, e rappresentano la trasformazione del principe e la principessa in ranocchio. E da cornice allo spettacolo ornandolo di gioia e festa le lucciole gialle e fluorescenti; nello stagno troviamo coccodrilli, fiori di loto dai colori meravigliosi viola lilla giallo e azzurro che aiuteranno Tiana e Naveen a trovare la giusta strada per arrivare alla “strega bianca” Mama Odi che darà la soluzione ai problemi.

 

Tutti insieme creano una fantastica coreografia che illumina il palcoscenico e la sala. Un mondo tra fantasia e vita vera, frustrazione e desiderio, superstizione e caparbietà coesistono, Tiana e il ranocchio Naveen principe dissipatore ricorda il modello nobiliare della classe aristocratica abbiente, raccogliendo l’eredità della tradizione iconografica classica disneyana. coordinamento di forme e colori, sintonia tra singoli e gruppi con meravigliose coreografie pittoriche e proiezioni  di umanità tipo e sentimenti morali, straordinari effetti speciali.

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