“Il Mediterraneo ieri e oggi”, a Palermo il summit dei più importanti filosofi del mondo
“Il Mediterraneo ieri e oggi”, a Palermo il summit dei più importanti filosofi del mondo
Lella Battiato Majorana
Tra il XII e il XIII secolo, grazie ai Normanni prima e a Federico II di Svevia poi, si realizzò nel Mediterraneo e specialmente in Sicilia, l’incontro della filosofia greca con quella islamica e cristiana. Un confronto senza barriere, dove il dialogo tra le religioni andava di pari passo con quello tra arti e culture. Da lì, proprio da quell’incontro nel Mediterraneo, si sono sviluppati alcuni elementi chiave della cultura e della società occidentale moderna.
Palermo Capitale Italiana della Cultura non poteva non stimolare il dibattito: si ritroveranno qui, il 7 e l’8 settembre – preceduti da una Summer School dal 2 al 6 settembre nel Castello di Falconara (Butera – CL) – alcuni tra i più importanti filosofi del mondo, provenienti dall’Europa, dai Paesi anglosassoni e dal Medio Oriente, si sono confrontati attorno a “La metafisica di Aristotele ieri e oggi”,primo meeting di un più ampio progetto, a cadenza annuale, su “Le filosofie del Mediterraneo ieri e oggi”.
Un incontro che ha assunto inevitabilmente anche un forte valore simbolico di fronte ad una cronaca che narra di presunte civiltà e culture superiori. Promotori e finanziatori dell’iniziativa sono l’Università della Svizzera Italiana di Lugano, insieme all’Università di Lucerna, con il patrocinio di Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018.
Il convegno – che si è svolto tra i palazzi nobiliari Lanza Tomasi e Sant’Elia, e lo Spasimo di Palermo – è stato ideato da uno dei più noti filosofi al mondo, Kevin Mulligan (ordinario di Filosofia all’Università della Svizzera Italiana di Lugano e professore emerito di Filosofia analitica all’Università di Ginevra) e da Giovanni Ventimiglia (ordinario di Filosofia e prodecano all’Università di Lucerna).
L’idea chiave del convegno è stata dunque duplice: da una parte fare il punto sugli studi relativi all’incontro, unico, realizzatosi alla corte normanna in Sicilia nel XII e XIII secolo fra la filosofia greca, musulmana, ebraica e cristiana; dall’altra mostrare la fecondità della filosofia che si pratica oggi nel Mediterraneo nel più ampio contesto dei dibattiti internazionali.
Al convegno hanno partecipato, tra gli storici della filosofia e i filosofi più importanti: Christof Rapp, dell’Università di Monaco di Baviera, autorità indiscussa a livello internazionale nel campo degli studi aristotelici; Dimitri Gutas dell’Università di Yale, tra i massimi specialisti al mondo del pensiero filosofico musulmano; noti filosofi di orientamento aristotelico come Peter Simons del Trinity College di Dublino, Gyula Klima della Fordham University di New York, Anna Marmodoro delle Università di Oxford e di Durham, Manuel García-Carpintero, dell’Università di Barcelona, Mélika Ouelbani, dell’Università di Tunisi.
Erano presenti a Palermo, Gilles Kepel, professore all’École Normale Supérieure di Parigi, tra i più noti esperti al mondo di Islam contemporaneo; e Sir Anthony Kenny, uno dei massimi filosofi viventi, già presidente della British Academy, della British Library, già vice Rettore dell’Università di Oxford, e preside del Balliol College, 12 lauree honoris causa, più di 40 libri al suo attivo, tra cui la più importante Nuova storia della filosofia occidentale oggi in commercio. Sir Kenny, che ha tenuto la sua ultima conferenza pubblica pochi mesi fa, ha deciso di partecipare comunque alla Summer School a Falconara e al convegno palermitano, da semplice “studente”: un segno inequivocabile dell’interesse che stanno suscitando le giornate di studio siciliane in seno alla comunità filosofica internazionale.
Tra le numerose conferenze segnaliamo in particolare – anche per il pubblico dei non addetti ai lavori – l’incontro pubblico (in lingua italiana, mentre quasi tutto il convegno si svolgerà in inglese) di Dimitri Gutas, venerdì 7 settembre alle 21 allo Spasimo. Il professor Gutas ha scelto con attenzione il tema della conferenza – “Dal greco all’arabo al latino (le lingue storiche della Sicilia): traduzione e civiltà nell’Occidente (rispetto all’India) medievale” – come anche Gilles Kepel su “Il Mediterraneo oggi” (ancora in italiano) sabato 8 settembre alle 9 a Palazzo sant’Elia.