Si conclude a Montalbano Elicona la conferenza internazionale sull’altipiano dell’Argimusco decretato dagli scienziati sito Unesco patrimonio dell’umanità

Si conclude a Montalbano Elicona la conferenza internazionale sull’altipiano dell’Argimusco decretato dagli scienziati sito Unesco  patrimonio dell’umanità

Lella Battiato Majorana

 

L’Argimusco, la Stonehenge siciliana nota in tutto il mondo, entrerà a far parte della Unesco World Heritage Sites, e divenire  punto di  riferimento internazionale in ambito archeologico, astronomico e storico culturale, come emerso dai risultati durante la Conferenza promossa dall’Icahm (Comitato Scientifico Internazionale per la Gestione del Patrimonio Archeologico) e dall’Icomos (consulente professionale e scientifico della Commissione Unesco), svoltasi a Montalbano Elicona.

 

L’Argimusco è un altipiano che si trova in Sicilia, poco a nord dell’Etna, all’incirca al confine tra i monti Nebrodi e i Peloritani, ed è diviso tra i comuni di Montalbano Elicona, Tripi (che sorge sul sito dell’antica Abacaenum) e Roccella Valdemone, molto panoramico in quanto si possono ammirare da vicino l’Etna, le isole Eolie, le curiose montagne Rocca Salvatesta e Montagna di Vernà, capo Tindari, capo Calavà e capo Milazzo, ed è parte della Riserva naturale orientata Bosco di Malabotta.

 

In questa zona sorgono numerosi roccioni di arenaria quarzosa modellati in forma curiosa e suggestiva. Le pietre possiedono particolari forme, antropomorfe e zoomorfe, la cui natura è da associare all’erosione eolica o forse ad un antico intervento umano.

 

Tali rocce però mostrano segni che, a detta di altri studiosi, testimonierebbero almeno una attenzione dell’uomo nei loro confronti riconducibile ad attività di osservazione del cielo e a qualche pratica rituale forse legata ai cicli delle stagioni e ai principali fenomeni astronomici dell’anno. Il luogo è diventato meta di appassionati di archeoastronomia e di turisti.

 

Illustri scienziati e personaggi importanti, arrivati da tante parti dl mondo, hanno partecipato alla cerimonia di apertura del convegno: John Peterson, presidente Icahm che annuncia l’Argimusco sarà patrimonio Unesco, un componente della Commissione Nazionale Unesco Raymond Bondin, il Sindaco di Montalbano Elicona Filippo Taranto, il Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, il Direttore del World Heritage Centre Unesco Mechtild Rössler,  l’Assessore Beni Culturali e Identità Siciliana Sebastiano Tusa, l’assessore alle Infrastrutture della  Regione Siciliana Marco Falcone, il Presidente Icomos Italy Pietro Laureano, il direttore generale Iccrom  Webber Ndoro e l’autore del libro  “Megaliti di Sicilia” Gaetano Pantano.

 

In questa occasione, professionisti, ricercatori internazionali di varie discipline provenienti da 32 Paesi diversi hanno eseguito degli studi nell’area, avvalorando tesi scientifiche di rilevante importanza sulle origini e l’evoluzione del luogo, che servirà a promuoverne la candidatura all’Unesco, con esperti della European Space Agency, del German Archaeological Institute (DAI), del Cultural Site Research and Management, dalla Queens University Belfast, e della Otto-Friedrich University Bamberg, che utilizzeranno per lo studio del territorio tecnologie non invasive di telerilevamento usate nelle ricerche e valutazioni archeologiche, con la partecipazione dell’Agenzia Spaziale Europea; i dati raccolti serviranno a mappare l’Argimusco, per ricerche ulteriori e per lo sviluppo del sito.

 

Affascinando la colta platea, sono stati trattati temi distintivi riguardanti diversi approcci alla gestione del patrimonio: impegno comunitario, cambiamento climatico e rapido cambiamento del paesaggio, turismo del patrimonio, archeoastronomia, continuazione dell’iniziativa Africa – workshop.

 

Durante la prima giornata si è discusso anche di “Messina e la sua Città Metropolitana: arte, artigiani ed eccellenze” e sono state inaugurate  due mostre (curatori: Alessandro La Motta e Fulvia Toscano): “Lighea” tributo a Giuseppe Tomasi di Lampedusa, autore de “Il Gattopardo” e “Tradurre la Bellezza”, dedicato alla traduzione delle poesie Greche da parte di Salvatore Quasimodo, uno dei più importanti scrittori italiani, nel 50.mo anniversario dalla sua morte. Si è conclusa, con una serata di gala al Castello offerta dal Comune di Montalbano Elicona e da Confcommercio Messina, con la partecipazione della Città Metropolitana di Messina.

 

Chiude la conferenza mondiale Ichanm/Icomos e in modo unanime gli scienziati decretano che si tratta di un sito patrimonio Unesco, continueranno a studiarlo con droni, georadar e sarà preservato con  le nanotecnologie.

 

Il componente della Commissione Nazionale Unesco Ray Bondin negli ultimi anni ha investito tante energie  per far diventare patrimonio Unesco tanti  luoghi siciliani: “questo esito positivo agevolerà l’iter burocratico per il riconoscimento e sarà l’ottavo sito siciliano patrimonio dell’umanità”, ha sottolineato.

 

Sull’uso delle nanotecnologie per l’Argimusco è intervenuta anche Sabrina Zuccalà amministratrice  della ‘4ward360  Srl’, un’azienda che si occupa dello sviluppo di queste tecniche. “Questo è un luogo straordinario” ha confermato l’assessore regionale ai Beni Culturali  Sebastiano Tusa,. Mettiamo ancora una volta a disposizione delle Istituzioni la nostra  tecnologia e chissà se anche in questa occasione,  si riuscirà a rilanciare un nuovo progetto”.

 

Soddisfatto per la conferenza internazionale anche  il Presidente Icahm John Peterson che ha ribadito: L’Argimusco è unico al mondo sono certo che saprà  conquistarsi un posto tra i siti Unesco.”

 

Nei giorni della conferenza internazionale è stata illustrata in anteprima la mappa dell’Altipiano dell’Argimusco realizzata da l’archeoastronomo Andrea Olrando.

 

L’evento mondiale è stato realizzato grazie  alla visione e alla caparbietà del Sindaco Filippo Taranto che continua a spingere forte per la promozione turistica e culturale,  proiettando così il territorio in un’altra dimensione economica a prevalente trazione turistica. “Continuiamo il percorso in questa direzione convinti che riusciremo a valorizzare i nostri  ‘tesori’ e le tradizioni culturali ed enogastronomiche”. Fondamentale è stato l’apporto dell’organizzatrice Ermina De Francesco

 

Grande entusiasmo delle centinaia di visitatori presenti anche per le eccellenze enogastronomiche della Sicilia, che il presidente della Confcommercio Messina Carmelo Picciotto e la delegata dell’associazione per l’evento Sabrina Assenzio, hanno fatto esporre e gustare prevedendo anche show cooking e  presentazioni dal vivo. 

 

L’Argimusco, luogo affascinante e ancestrale di richiamo estetico, dove i monaci buddisti qualche anno fa vennero insieme a Franco Battiato: “qui c’è il triangolo della vita” osservarono specchiandosi in alcune rocce. Tra le bellezze e la burocrazia vedremo se il vincolo archeologico che appartiene all’intera area da parte della sovrintendenza di Messina, che dovrà girarlo alla Regione, supererà la prova del tempo per giungere al grande risultato finale.

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