Tajani presidente parlamento europeo a Catania presenta un piano di rilancio per il Sud, 200 miliardi di investimenti, aeroporti, alta velocità e strade”

Tajani presidente parlamento europeo a Catania presenta  un piano di rilancio per il Sud, 200 miliardi di investimenti, aeroporti, alta velocità e strade

Lella Battiato Majorana

 

Antonio Tajani, Presidente del Parlamento Europeo, è intervenuto al seminario «Sicilia 2030: ripartiamo da un piano per le infrastrutture» organizzato da Regione Siciliana e Università degli Studi di Catania, nel Palazzo della Cultura di Catania. Oltre Tajani, che sottolinea «sono qui per presentare un piano da 200 miliardi per infrastrutture e accesso al credito al Sud con i fondi Ue», al dibattito hanno partecipato il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, il sindaco di Catania, Salvo Pogliese, insieme a rappresentanti di Cassa Depositi e Prestiti (Cdp), Terna, ANAS, Enel, Confindustria Sicilia e numerosi altri esponenti locali delle istituzioni, del mondo della ricerca e dell’impresa.

 

Ha sorpreso l’assenza del governo Nazionale, del Movimento 5 Stelle e dello staff del Ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli che confermano “nessun invito mai ricevuto” n’è della Lega, alleato virtuale del centro-destra.

Tajani sottolinea davanti ai giornalisti “lo Stato deve fare la sua parte. Non si possono lasciare la Sicilia e i siciliani da soli perché l’amministrazione regionale e comunali non possono fare tutto. Servono investimenti straordinari, ecco perché sono venuto qui in Sicilia a presentare un Piano per il sud che Prevede l’utilizzo dei fondi europei che non sono stati impiegati dalle Regioni meridionali per farne un pacchetto unico che può arrivare ad una ventina di miliardi di euro. Tutto questo servirà, continua Tajani, per realizzare infrastrutture ferroviarie, stradali e anche per lo sviluppo portuale, perché è inconcepibile che il più grande porto del Mediterraneo in questo momento sia quello del Pireo, ma anche infrastrutture digitali per permettere i giovani di essere meglio collegati”. Continua “credo che con questi investimenti si possa anche intervenire per tagliare il cuneo fiscale e mettere le imprese del Sud che assumono giovani o riassumono di avere un cofinanziamento. Questo significa aiutare le imprese e creare occupazione al sud. Non credo, commenta, che con i sussidi di Stato si risolve il problema della disoccupazione nell’Italia meridionale”.

Come leader di Forza Italia rassicura “l’appuntamento elettorale europeo è un appuntamento dove ogni forza politica concorre con le sue liste. È giusto che Berlusconi si candidi essendo leader di una forza politica. È stato estromesso secondo me violando le regole, dal suo seggio elettorale in Senato”.

 

Non fa nessuna polemica nei riguardi di Matteo Salvini, il presidente della Regione Nello Musumeci, rivolgendosi ai giovani sostiene “Si è creato un nuovo strumento di finanziamento, accompagnamento alle nuove imprese, ho riattivato l’Irfis banca regionale, che potrà dare un sostegno alle nuove imprese che vogliono espandersi, o a quelle che hanno un momento di difficoltà. Abbiamo sottoscritto, aggiunge, con Mediocredito Centrale un accordo attraverso procedure celeri, che non durano più di 15 giorni per accedere ai finanziamenti, un incentivo all’autoimprenditorialità”

 

“Le infrastrutture sono la precondizione per lo sviluppo, grazie al presidente per aver recuperato i progetti su Catania bloccati a Bruxelles”, così dichiara Salvo Pogliese sindaco di Catania.

 

“L’idea che il Mezzogiorno sia condannato all’arretratezza è inaccettabile. Adesso si deve scongiurare che le intelligenze  formate qui vadano altrove” sostiene Giancarlo Magnano di San Lio Pro Rettore Università di Catania.

 

 “Mi piace questo approccio, la politica Si riappropri del suo ruolo sovrano. Non si fa con i tweet, ma riaprendo il dialogo con le rappresentanze” commenta Alessandro Albanese vicepresidente vicario Sicindustria.

 “Sì alla società unica degli aeroporti della Sicilia Est proposta dal governatore. Via al raddoppio delle corsie di accesso di Fontanarossa”, osserva Nico Torrisi amministratore delegato Sac.

 

“Rilancio con forza la necessità delle Zes per sfruttare al meglio la portualità. Ora poteri commissariali per velocizzare la burocrazia” sostiene Andrea Annunziata Autorità Portuale Augusta-Catania.

 

Continuano gli interventi durante la giornata e tutti pronti al dialogo, tutti sì al Ponte, numerosi gli stakeholder presenti al tavolo di un serrato confronto, sulle infrastrutture in Sicilia “sono una precondizione per lo sviluppo” dice il sindaco di Catania e rivolgendosi a Tajani, ricordando quando si è subito attivato a Bruxelles per riattivare i lavori della metropolitana interrotti per la perplessità di qualche burocrate che avrebbe impedito la realizzazione del collegamento con l’aeroporto di Fontanarossa.

 

Filo rosso che unisce tutti gli interventi la disponibilità a lavorare e il sostegno al governatore Nello Musumeci; il grido d’allarme dei costruttori siciliani è lanciato da Santo Cutrone presidente regionale Ance, che ricorda “le 268 opere bloccate, che valgono 4,7 miliardi” e plaude alla riforma degli appalti proposta del governo regionale. Si torna a Bruxelles con Matteo Maggiore, (direttore della comunicazione Banca europea investimenti) che certifica “l’efficacia del Piano Juncker” .

 

Si definisce “uno che si è formato a Catania che poi andato fuori” Salvatore Lombardo, direttore di Infratell, che fa il punto sugli incentivi investimenti in fibra ottica di ultima generazione nell’Isola: 192 milioni fino al 2020 per 6300 km di rete, allo scopo di arrivare al 39,5% di internet a 1 giga nei comuni siciliani.

 

Rosario Torrisi Rigano (Società degli interporti Siciliani) ricorda infine l’importanza di una realtà misconosciuta, che invece è “strategica”.

Il tour in Sicilia del presidente del Parlamento europeo, continua nel pomeriggio a Palermo, durante la visita al Comune di Catania sottolinea “Lo Stato deve fare di più per voi”.

 

 

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