Svolto tra Aci Castello e Catania, cordiali e solari, l’Institute 2019 del Rotary Club Interntional

Svolto tra Aci Castello e Catania, cordiali e solari,

l’Institute 2019 del Rotary Club Interntional

Presente il vertice mondiale del benemerito club service

Carlo Majorana Gravina

 

All’hotel Sheraton di Aci Castello si è svolto l’Institute Rotary 2019, cui hanno partecipato rappresentanti di 25 Paesi europei. In precedenza, il sindaco di Catania, Salvo Pogliese, ha accolto in municipio il presidente e lo staff dirigenziale internazionale. Presenti, oltre al presidente Mark Daniel Maloney, Olaynka Hakeem Babalola, John Hewko, Ken Schuppert e Jan Lucas Ket) “è un grande onore accogliere nella prestigiosa Sala Bellini del palazzo di città il presidente del Rotary International, Mark Daniel Maloney, con il direttore internazionale Francesco Arezzo di Trifiletti e i rappresentanti del Rotary giunti a Catania da tutta Europa per un evento di straordinaria rilevanza dedicato a temi sociali ma anche etici e valoriali”.

“Ringrazio Maloney – ha continuato Pogliese – consegnando il simbolo di Catania, l’elefantino d’argento, per avere scelto la nostra splendida città associandola all’impegno sociale. Sono sicuro che Catania vi affascinerà con la sua cultura, il patrimonio storico-artistico, che spazia dai siti greco-romani alle architetture barocche patrimonio Unesco ai palazzi liberty, vi meraviglierà con il paesaggio, dall’Etna al mare, vi prenderà per la gola con vere prelibatezze enogastronomiche. Spero possiate farvi ambasciatori della nostra terra con gli oltre 190mila rotariani che rappresentate all’interno dell’Institute”.

“Sono grato al sindaco – ha sottolineato Maloney – per averci ospitato nel palazzo municipale. Sono stato tante volte in Italia ma non avevo mai avuto l’opportunità di visitare la Sicilia e Catania. I nostri convegni sono spesso accolti da orchestre o parate, ma questa è la prima volta che veniamo salutati da una spettacolare eruzione vulcanica. Siamo pronti a trarre il meglio dalle esperienze culturali, turistiche e anche enogastronomiche che faremo a Catania”.

“L’Institute – ha spiegato Francesco Arezzo – si svolge in Italia una volta ogni quattro anni. Non si era mai tenuto in Sicilia e così quando si è trattato di scegliere il luogo per l’incontro 2019 ho fatto valere le ragioni del cuore puntando su quella che è la città d’elezione di tutta la Sicilia orientale: Catania”.

All’Institute hanno partecipato 6 zone europee, 69 distretti, 4.701 club (193.577 soci) di 25 paesi. I lavori, coordinati dal pdg John De Giorgio, sono stati preceduti dal Gets: seminario di formazione dei governatori coordinato dal pdg Francesco Milazzo.

All’Institute, relatori Piero Bagolini, Nancy Cannizzo, Nathan Farruggia, Alberto Ganna, Anna Lee Hussey, Marie-René Kervella, Henk Korvinus, Kim Mahieu, si è parlato di: Etica, Leadership, Diversità, Valori. Sono state presentate la Rotary Convention di Honolulu 2020 e il Rotary Institute 2020 di Amsterdam.

Quarantacinque milioni di ore di volontariato nel mondo l’anno: prossima eradicazione della polio; progetti operativi per realizzare ospedali, centri di assistenza sanitaria in Africa, Asia e Sud America, scuole, sostegno economico a imprese familiari (soprattutto femminili); salvaguardia ambientale; prevenzione di conflitti. Tutte azioni che derivano dall’impostazione etica del Rotary: “service above self” (servire al disopra del proprio interesse), valori essenziali del Rotary posti al centro dell’analisi del direttore internazionale Francesco Arezzo, sottolineando come l’evoluzione ci abbia portato a vivere in una modernità liquida (come l’ha definita Zygmunt Bauman) dove i valori perdono solidità, con il predominio della scienza sulle scelte morali, dove la ricerca sposta sempre oltre ai confini morali.

Henk Korvinus ha evidenziato “quella di oggi è la società dell’individuo non della persona, la modernissima tecnologia informatica in realtà non ci fa comunicare, incontrare, conoscere: siamo soli davanti ad un computer, uno smartphone. Non siamo realmente connessi. Ecco perché i valori del Rotary, integrità, amicizia, diversità, servizio, leadership che fanno crescere personalmente e connettono con tutti gli altri rimangono attuali e anzi spingono ad impegnarsi per promuoverli.

Ma esiste veramente il “buco nero”, senza etica, delle nuove generazioni? È quello che si chiede la giovane rotaractiana Nancy Cannizzo.”Abbiamo la mentalità microonde, dove utilizziamo il già confezionato, precotto, senza disturbarci a elaborarlo. Agiamo secondo l’imprintig dei valori che ci sono stati dati da chi ci ha cresciuto,famiglia, scuola, società. E prendiamo decisioni e direzioni di conseguenza”.

Per John Hewko “è arrivato il momento per il Rotary di assumersi dei rischi, uscire dalla comfort zone, far conoscere quello che realizza. E crescono sempre più le aree di intervento dove volontariato e professionalità possono fare la differenza per la crescita delle persone di interi paesi”; Ken Schuppert ha evidenziato l’impegno per la salvaguardia dell’ambiente.

Maloney si è compiaciuto per “la profondità delle riflessioni sui valori del Rotary e come questi incidono a livello personale e sull’azione dell’associazione. Valori che debbono essere sempre presenti quando il Rotary connette il mondo”.

In una pausa dei lavori, Maloney, Babola, Schuppert, Hewko, Arezzo e tutti i dirigenti internazionali e distrettuali hanno visitato l’ambulatorio “Catania Salute e Solidarietà onlus”, realizzato dal Rotary a Catania e nel quale prestano la propria opera gratuita numerosi medici rotariani.

 

{gallery}2019/Rotary/Istitute{/gallery} 

admin

admin

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *