L’esperienza dell’ICS “Padre Pino Puglisi” di Palermo nel contrasto al bullismo e cyber bullismo
L’esperienza dell’ICS “Padre Pino Puglisi” di Palermo nel contrasto al bullismo e cyber bullismo
Intervista al Ds Vincenzo Guarneri
ANGELA GANCI
Psicologo psicoterapeuta
Bullismo e cyberbullismo: temi forti, che interessano da vicino una scuola attenta all’evoluzione psicosociale del minore e del giovane adulto, e il cui ferreo contrasto risulta centrale nella pratica e nell’operatività dell’ICS “Padre Pino Puglisi” di Palermo, diretto con entusiasmo e passione dal suo Dirigente Scolastico Prof. Vincenzo Guarneri.
“Il problema del bullismo e del cyberbullismo è di preoccupante attualità a causa della pervasività del fenomeno, che non conosce limiti tra ordini di scuola o classi sociali, e per le sue ripercussioni sociali – esordisce Guarneri –. È sicuramente molto più pericoloso e sfuggente il cyberbullismo, i cui tratti sono meno definiti e circoscritti a causa dell’uso dei social media e del possesso di uno smartphone fin dalla tenera età: è difficile a volte risalire al dove, al quando e in alcuni casi addirittura identificare chi mette in atto azioni volte a fare del male o a provocare azioni negative: spesso si scambia il diritto di critica con la possibilità di dire o veicolare qualsiasi cosa senza limiti per i ruoli, l’età e il buon senso, trasformando le chat e i media in armi di distruzione di massa”.
Un problema collettivo che non può essere sottovalutato e che necessita di forti azioni di sensibilizzazione, informazione e formazione rivolte tanto ai giovani quanto alle loro famiglie, al fine di favorire un uso consapevole della tecnologia che contempli l’adesione a standard morali di civile convivenza e rispetto per gli altri.
Un’esigenza civica e civile che l’Istituto ha posto al centro della sua proposta formativa, anche a fronte del particolare e delicato contesto socio-culturale in cui l’Istituto stesso è collocato.
“L’ICS Padre Pino Puglisi di Palermo pone al centro del PTOF l’Educazione alla Legalità e in questa rientrano a pieno titolo le azioni mirate alla prevenzione e al contrasto del Bullismo e del Cyberbullismo, per cui l’istituto ha investito risorse organizzative anche attraverso l’istituzione di un referente appositamente dedicato. Il nostro è un Istituto ubicato in un territorio certamente complesso in cui l’assenza di adeguate strutture con idonei riferimenti sociali e la presenza di una rilevante emergenza educativa, già percepita a livello generale nella nostra società, assume tratti davvero problematici. Accanto ad allievi ben seguiti dalle famiglie che riconoscono il valore della scuola e dell’istruzione, vi sono allievi che vivono gravi problematiche economiche, sociali e culturali e il cui disagio può sfociare in atti configurabili come vero e proprio bullismo. Le azioni, pertanto, volte alla promozione della legalità vengono svolte primariamente nel lavoro quotidiano e attento che coinvolge l’intera comunità scolastica nel rapporto personale con i nostri alunni e le loro famiglie”.
Un lavoro di alta integrazione che ha previsto, accanto ad azioni informali interne al gruppo classe, l’emanazione di precise normative in tema di contrasto alla violenza, come l’inserimento di un Regolamento di prevenzione e contrasto dei fenomeni di bullismo e di cyberbullismo nella scuola all’interno del Regolamento d’Istituto, che contiene sanzioni disciplinari diversificate a seconda dell’entità dell’atto compiuto. In linea con le finalità di lotta alla violenza l’ICS Padre Pino Puglisi di Palermo ha promosso altresì la realizzazione di un progetto specifico dal titolo “Liberi dalla Paura”, con lo scopo specifico del raggiungimento di obiettivi quali la comprensione e l’interiorizzazione della dignità umana, l’educazione al rispetto reciproco, la creazione di sane relazioni interpersonali, l’uso consapevole dei nuovi strumenti di comunicazione, già a partire dai bambini della scuola dell’infanzia. Il progetto prevede la partecipazione attiva di diverse figure, tra cui Dirigente Scolastico, Referente, docenti e personale ATA, in collaborazione con le Forze dell’Ordine, la Polizia Postale e altre figure istituzionali, e attività peculiari mirate a far conoscere i codici di comportamento necessari da rispettare online per comunicare con gli altri e creare reti sociali nel rispetto della dignità di ciascuno.
Sono previsti inoltre degli incontri di formazione e informazione rivolti sia ai docenti che ai genitori; risulta infatti innegabile il ruolo della famiglia, poiché essa detiene le basi educative per promuovere un’affettività sana e funzionale nei ragazzi.
“Il ruolo delle famiglie è fondamentale perché l’educazione alle emozioni, ai sentimenti e ai valori parte proprio dalle sane relazioni che si vivono in famiglia. Per il contrasto al bullismo e ai suoi fenomeni collaterali – conclude Guarneri – le famiglie vengono coinvolte sia nel rapporto personale al fine di far comprendere quale sia il bene dei ragazzi, sia in azioni di informazione e formazione per fornire, anche ai genitori che ne sono sprovvisti, utili strumenti per poter aiutare a far crescere e maturare i loro figli in modo sereno ed equilibrato, attraverso un coinvolgimento continuo e permanente dell’intero nucleo familiare”.