La memoria, valore necessario oggi», il ricordo del sindaco Gravina
«La memoria, valore necessario oggi», il ricordo del sindaco Gravina
La commemorazione presso il Comune di Campobasso in occasione della Giornata della Memoria
Una commemorazione toccante quella che si è svolta a Campobasso in occasione della Giornata della Memoria. «Il Consiglio Comunale di Campobasso – ha affermato il sindaco Gravina – quest’anno ha scelto di onorare la Giornata della Memoria attraverso un momento di riflessione comune sul valore che la memoria ha ancora oggi per la nostra società e per farlo ha voluto dedicare questa importante giornata alla Senatrice Liliana Segre, a Piero Terracina, Giovanni Tucci e Michele Montagano, nostri concittadini Onorari e Benemeriti, che hanno speso la loro vita per testimoniare ciò che di terribile accadde con le persecuzioni razziali, la Shoah e la Seconda Guerra Mondiale. Il male assoluto è un viaggio su un treno che l’umanità ha compiuto e che ha avuto diverse fermate prima di raggiungere i campi di sterminio. L’incendio non scoppiò per caso. Fu preparato, venne ordito attraverso campagne di odio che portarono a legalizzare la violenza. Le parole, le frasi e gli slogan usati in modo ripetuto con uno scopo ben preciso, allora come oggi, sono elementi capaci di riempire la quotidianità conducendo sull’orlo del precipizio intere generazioni. È allora, in quei momenti, che abbiamo più che mai bisogno della storia, perché è la storia che ci aiuta a disinnescare gli inganni del linguaggio ossessivo e della propaganda.
Dietro quella che è stata definita la banalità del male c’è qualcosa di molto preciso da combattere sempre, in ogni epoca, ovvero l’indifferenza. Non è un caso se la Senatrice Segre ha voluto che questa parola fosse scolpita all’ingresso del Memoriale della Deportazione a Milano. Campobasso, con le cittadinanza che oggi ufficialmente consegniamo e che il Consiglio Comunale all’unanimità ha conferito il 5 dicembre del 2019 alla Senatrice Liliana Segre, a Piero Terracina, che purtroppo è venuto a mancare qualche giorno dopo, a Giovanni Tucci e Michele Montagano, ribadisce che non è una città indifferente. Dal momento in cui siamo indifferenti inizia il disinteresse verso la sorte altrui, verso i diritti degli altri, verso la vita e quel viaggio che conduce alla crudeltà e all’abisso ha inizio. Gli anticorpi a quel male sono la memoria doverosamente esplicita, chiara e senza mezze misure e la storia, lo studio dei fatti, l’educazione alla ricerca della verità che le nostre istituzioni devono garantire e supportare attraverso il nostro sistema scolastico e non solo.
La memoria delle persecuzioni razziali e delle deportazioni, come nei casi di Liliana Segre e di Piero Terracina, così come quella dei prigionieri di guerra Giovanni Tucci e Michele Montagano ha permesso di tracciare alla nostra società, nel tempo passato, presente e futuro, un codice di valori universali a cui restare ancorati e che la nostra città, con il conferimento di queste cittadinanze, vuole rilanciare convintamente, dichiarandosi contro ogni forma di totalitarismo e a favore di un mondo che vogliamo democratico, libero e tollerante. Nella nostra città ci sarà sempre un posto d’onore riservato alla storia, alla memoria e a chi come i nostri concittadini Liliana Segre, Piero Terracina, Giovanni Tucci e Michele Montagano ha fatto in modo che non venisse perduta, confusa e confinata una seconda volta nell’indifferenza».