La Candelora di Monsignor Ventimiglia si ferma in via Monfalcone, che diventa la strada-salotto di Catania per iniziativa di Mariella Gennarino e dei commercianti
La Candelora di Monsignor Ventimiglia si ferma in via Monfalcone, che diventa la strada-salotto di Catania per iniziativa di Mariella Gennarino e dei commercianti
Lella Battiato Majorana
Un appuntamento importante che si arricchisce di esposizioni, musiche, teatro, cibo, per vivere Sant’Agata in tutta la città anche nelle zone non coinvolte. Adesioni di esponenti della cultura, istituzioni, associazioni e imprenditori: la candelora di Sant’Agata, sfila in via Monfalcone, con la banda e le autorità cittadine al seguito, per il quarto anno consecutivo e si inserisce nel calendario dei festeggiamenti agatini voluti dalla sua promotrice, imprenditrice e stilista Mariella Gennarino, animatrice e anima dell’evento che sottolinea “in questi quattro anni le iniziative si sono moltiplicate e l’omaggio Santa Patrona è diventato unanime grazie alle adesioni dei commercianti, alla sinergia con l’Amministrazione e alla sensibilità degli artisti, che a costo zero si esibiscono in segno di devozione. Portare la Festa in questa zona della città è un obiettivo di chi come me ha creduto in una’iniziativa che sintetizza storia, cultura, religione, folklore”.
A onorare la giornata il sindaco i Catania Salvo Pogliese, il presidente del comitato dei festeggiamenti Riccardo Tomasello, “motivo d’orgoglio per il Comitato essere presenti perché Sant’Agata raggiunge tutta la città, il Suo messaggio è molto forte, innalziamo i nostri cuori a un momento di alta fede e devozione”; l’assessore alla Cultura Barbara Mirabella e altri rappresentanti istituzionali.
La candelora o cereo di Monsignor Ventimiglia, cannalora di Sant’Aita o picciridda come la chiamano i catanesi, fu voluta dal Vescovo Salvatore Ventimiglia in segno di ringraziamento alla Santa per aver salvato i paesi di Pedara e Nicolosi dall’eruzione lavica del 1766 è la più piccola (250 kg) delle attuali 13 candelore o cerei che oggi continuano a sfilare per la città in occasione delle festività agatine. Similmente alle altre più grosse è una costruzione in legno riccamente scolpita e dorata in superficie, in stile Barocco siciliano, contenente al centro un grosso cereo. Ha sfilato e si è soffermata con la caratteristica annacata in via Monfalcone dove si è incontrata con il “Barocco in mostra”, evento espositivo dei Beni architettonici della Città di Catania allestito nella Maison della stilista Mariella Gennarino.
La mostra, appositamente ospitata in Via Monfalcone 6 per le celebrazioni agatine, è stata realizzata dal DICAR dell’Università di Catania su progetto del Lions Club Catania Bellini nell’ambito della valorizzazione dei Beni Culturali e viene proposta dal Club al fine di partecipare in modo attivo alle iniziative per la Festa della Patrona di Catania.
Il Prof. Maurizio Spina, architetto DICAR (Dipartimento Ingegneria Civile e architettura) ha messo in evidenza l’importanza territoriale di questa mostra “qui sono presenti i dodici monumenti Unesco di Catania del barocco, col sindaco ci soffermavamo sulla natura pedagogica di questa mostra, in realtà abbiamo dodici siti che ci riconosce l’Unesco e che hanno valore mondiale, per i quali siamo degli affidatari e che rispondono alle regole della globalizzazione; la mostra oggi è selettiva, abbiamo altre 47 opere che sono state esposte all’Archivio di Stato per un anno, sempre per volere del Lions Club “Bellini” di Catania, ma ci sono soluzioni e proposte per ampliarla e portarla in una distribuzione che sia definitiva e in un luogo adatto”. La mostra si presenta in maniera semplice visibile e leggibile da tutti ma dietro c’è uno studio tecnico-scientifico che riguarda non solo gli autori ma anche gli anni di costruzione e di ultimazione. Continua l’architetto “questo evento promuove il territorio, il turismo acquista valore solo se il residente sta bene, perché riesce a far star ben il turista. In via Monfalcone si è attivato un percorso virtuoso, il privato diventa promotore e proiettore di un’estensione di Sant’Agata, attraverso la candelora in luoghi in cui non arriverebbe, acquistando anche un alto significato simbolico e culturale”
Il prof. Giuseppe Bianca, presidente Lions Club “Bellini Catania”, “questo progetto nasce da una mostra organizzata in occasione del XXX anniversario del nostro Club per valorizzare i vari siti Unesco del tardo barocco catanese, questa esposizione ha poche foto per motivi di spazio, ma consta di molte altre foto, che speriamo poterle esporre definitivamente”.
Le vetrine di una delle principali vie dello shopping sono state decorate e abbellite. Mostre dedicate al tema, fotografie, allestimenti, bancarelle, palloncini, e i tradizionali calia e torrone hanno contribuito a creare “una festa nella festa”, con i colori, gli odori tipici di un momento che accomuna i catanesi, stretti nella devozione alla nostra amata Agata. Un fermento che rappresenta il volto di uno dei momenti più attesi dell’anno, tra spiritualità e arte.
In un quartiere che mai era stato toccato dalla festa una piccola performance tratta dal musical “Agata amor omnia vincit” del quale la stilista ha curato i costumi, Ornella Brunetto attrice, Concetta Omella Motta attrice, ha interpretato il ruolo di Agata; Emanuele Puglia attore quello di Quinziano. Regia di Paolo Filippini; autori Chiara Allegra e Paolo Filippini; musiche Mirko Spinsanti, e ancora il gruppo gospel Piano B, il soprano Daniela Rossello che con il suo “magnificat” ha trascinato il pubblico, il M.o Fabio Raciti con gli allievi del Liceo Turrisi Colonna. Un consueto buffet con scacciate , spumante e olivette di Sant’Agata non è mancato nell’ Atelier, sempre frequentato da “aficionados”, spumeggianti, Antonello Tonna musicista, Laura Lo Re voce, e l’attrice Rai Ester Pantano, l’artista Mario Frezza, che con la copia del suo quadro su Sant’Agata, l’originale è stato donato a Papa Francesco, ha dato un’ulteriore nota di sacralità al salotto di via Monfalcone, gestito dal giornalista Lucio Di Mauro.
Apprezzati gli artisti Maria e Felice Agozzino (madonnari). Una vetrina sulla città e sulla festa tra curiosità e testimonianze di chi ama Catania.