Gli under 30 leghisti, per mezzo del proprio leader, chiedono risposte per tutti i giovani studenti, universitari e professionisti. Posizione condivisa dai coordinatori del movimento in Sicilia
Gli under 30 leghisti, per mezzo del proprio leader, chiedono risposte per tutti i giovani studenti, universitari e professionisti. Posizione condivisa dai coordinatori del movimento in Sicilia
Lella Battiato Majorana
Il ventinovenne Luca Toccalini, ha svolto un intervento nel quale lamenta ed evidenzia il diniego di fatto da parte del governo nazionale nei confronti dell’appello all’unità del presidente Mattarella e della disponibilità dichiarata dai partiti di minoranza.
Il giovane deputato milanese, coordinatore nazionale di “Lega Giovani”, ha esordito “Il ministro Manfredi dia risposte sulla revisione dei crediti formativi, fondamentali per assicurare agli studenti i servizi del diritto allo studio come l’accesso a residenze, mense e borse di studio, ma anche sulla riduzione delle tasse universitarie” sollecitando al ministro all’Università e Ricerca “un serio incentivo atto a sostenere gli universitari nel pagamento degli affitti dei propri alloggi”.
“L’ennesimo nostro emendamento – spiega – è stato bocciato nonostante le parole di unità e collaborazione di Giuseppe Conte con le opposizioni”.
“Non solo università – continua -; bisogna sostenere anche i giovani professionisti, penso ai medici prevedendo più borse di specializzazione, ma mi riferisco anche ai giovani praticanti avvocato: al riguardo avevamo scritto a Bonafede per avere maggiori chiarimenti in merito all’esame di stato e alle modalità delle prove di novembre, e anche qui il governo tace! Infine urge tutela anche per un’altra categoria che proprio in questi giorni viene derisa da qualcuno: il pensiero va a quelle migliaia di imprenditori e in particolare a quei lavoratori che operano nel mondo dell’intrattenimento e delle discoteche: molti di loro sono giovani che lo fanno anche per sostenersi e non pesare sulle proprie famiglie, a causa del virus la vita notturna rischia di partire per ultima: non vanno lasciati da soli”.
Dello stesso avviso Alessandro Lipera e Giuseppe Miccichè, coordinatori di “Lega Giovani” per Sicilia orientale e occidentale: “Auspichiamo che per quanto di competenza il governo regionale, con l’aiuto dell’A. R. S., considerato anche il contributo dei parlamentari della Lega, si dimostri più costruttivo rispetto al suo omologo nazionale, in questi casi il nostro statuto speciale può limitare i danni fatti da Roma, ma non può andare avanti per sempre così: serve unione d’intenti a tutti i livelli”.
Sembrerebbe che la calamità piombata sul Paese non induce ancora a ragionare in termini di Paese. Il virus non ha orientamento politico: è pandemico anche per la politica; una considerazione che il popolo italiano, in stragrande maggioranza, ha fatto, comportandosi di conseguenza e adeguandosi alle norme fissate nei decreti emanati dal presidente del Consiglio dei Ministri. I politici di cartello no: per loro è una delle tante occasioni per fare passerella sugli schermi televisivi e già si percepiscono invidie e gelosie, nei confronti del primus inter pares Giuseppe Conte, anche dai componenti della squadra di governo.