“Antisemitismo quale forma di antisionismo”

                              Elena Bruno,  Vincenza Scuderi , Giulia Torresino*

Venerdì 27 novembre 2020 gli studenti delle classi V O AT, IV O EN, V O EN, V A AT, V AA SV, V O EN dell’I.P.S.S.E.O.A. “K. Wojtyla” di Catania, accompagnati dai docenti Graziella Guerrera, A. Cristina Di Salvo, Daniela Raccuglia e Franco Pietrasanta, hanno partecipato al convegno “Antisemitismo quale forma di antisionismo” che si è tenuto sulla piattaforma Go To Webinar.

All’evento organizzato dalla professoressa Lella Battiato direttore di Thevoicekw hanno  partecipato di numerosi esponenti delle istituzioni, della comunità ebraica italiana e del dirigente scolastico dott.ssa Daniela Di Piazza. 

L’incontro è iniziato con il saluto del vice prefetto Dott.ssa Rosaria Giuffrè che ha sottolineato come l’incontro è stato rivolto ai giovani per ricordare la persecuzione del popolo ebraico e per sensibilizzarli al rispetto e alla tolleranza come importante patrimonio culturale. La preside , dott.ssa Daniela Di Piazza  ha sottolineato che all’interno della nostra scuola vengono già proposti  da tempo dei percorsi di Cittadinanza Attiva e in particolare, attraverso l’insegnamento trasversale dell’Educazione Civica, l’istituto si impegna a sensibilizzare i giovani al rispetto degli altri a 360 gradi.

Sono state approfondite tematiche di grande attualità e in particolare il concetto di antisemitismo, una forma di razzismo contro gli ebrei basato sul pregiudizio che nei secoli ha generato discriminazione e persecuzione, culminate nel XX secolo con un preciso piano di sterminio: la Shoah. Molto interessante ed istruttivo è stato l’intervento dell’ avvocato Baruch Triolo, segretario della Bet Kenneset di Catania e Presidente delle judecche di Sicilia ha trattato il tema “Antisemitismo come forma di antisionismo”. Ha svolto un’interessante analisi affermando che l’antisemitismo è una percezione immotivata e affonda le sue radici nell’antichità per attraversare secoli di storia. E’ bello riscontrare nelle parole di chi ti sta di fronte, anche se in video, quanto abbiamo studiato e cercato di approfondire. Durante l’incontro si è sottolineato come 

Il disprezzo verso questo popolo ha sempre rappresentato una palese violazione dei diritti umani e solo il cambiamento culturale può determinare una svolta in quanto non è concepibile che ancora oggi avvengano gesti ostili e attentati nei confronti del popolo ebraico.

L’avvocato Egidio Incorpora presidente dell’associazione “Salvatore Incorpora” ha raccontato l’esperienza drammatica di suo padre che durante la seconda guerra mondiale insieme ad altri 600.000 italiani, ha vissuto la detenzione in un campo di concentramento tedesco in qualità di internato militare. In relazione a questo fatto storico avvenuto dopo l’armistizio dell’8 settembre del ’43, ha chiesto agli studenti di riflettere e li ha invitati a visitare il museo dedicato a suo padre dove sono esposte delle opere d’arte da lui dipinte e ispirate alla prigionia. L’episodio dei soldati italiani che dopo l’armistizio non hanno voluto seguire i nazifascisti e per questo sono stati fatti prigionieri, è rimasto a lungo una pagina di storia poco conosciuta e veder i quadri del sig, Incorpora ispirati da quei momenti ci ha fatto venire i brividi 

La violenza nazista nei campi di concentramento   è stata rivolta non soltanto ai prigionieri ebrei e le nuove forme di violenza e discriminazione devono stimolare una riflessione attenta sui valori della pace e dell’integrazione tra culture diverse.

La dottoressa Giusi Liuzzo, presidente dell’Archeo Club e consigliere nazionale Archeo Club ha proposto dei percorsi, dedicati agli studenti, sui luoghi della cultura ebraica a Catania per approfondire la conoscenza del patrimonio storico.

L’iniziativa è stata apprezzata e condivisa dal Dirigente Scolastico che insieme al dottore Paolo Patane, presidente dei comuni dell’UNESCO, ha anche previsto degli itinerari per apprezzare e riqualificare il territorio siciliano e ricondurre i giovani ai valori della bellezza. E’ intervenuta la prof.ssa Guerrera raccontando, come, prima della pandemia si erano già svolti dei percorsi turistici ad esempio nel vecchio quartiere della giudecca, e come tutti non vediamo l’ora di ritornare a svolgere tante attività che ti spingono a conoscere ,ad amare il proprio territorio nelle sue mille sfaccettature . Molto interessante l’intervento di  Ariel Arbib, componente della comunità ebraica di Roma, su “L’antisemitismo nella storia: eventi da ricordare” ha raccontato di come gli ebrei sono stati considerati colpevoli di deicidio, capro espiatorio, untori ed usurai. Ha fatto riferimento alla storia della Sicilia ricordando che a Modica e a Noto nel 1474 sono stati massacrati circa 600 ebrei.

I lavori sono stati conclusi dal dottore Nunzio Sarpietro, presidente Gip e Gup presso il Tribunale di Catania che discutendo della “Perseguibilità delle condotte” si è rivolto ai partecipanti parlando del concetto di negazionismo definendolo” un virus terribile” per motivare l’antisemitismo. Ha inoltre riferito che le statistiche attuali individuano questo atteggiamento ancora molto diffuso ed è compito di tutti combatterlo e mettere in atto ogni sistema possibile affinchè non si ripetano gli orrori del passato, che in tanti paesi del mondo sono il presente.

*Coordinamento e realizzazione in collaborazione con gli alunni Elena Bruno,  Vincenza Scuderi , Giulia Torresino  Classe V O AT  Docente prof. Graziella Guerrera 

redazione@thevoicekw.com

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