Incontro di spessore e riflessione “Donne di mafia e donne contro la mafia” al Rotary club “Bellini” di Catania con al giornalista Graziella Proto
Serata in grande spolvero del Rotary club “Bellini”, presidente Adonella Faraone, all’hotel “Itria” di Viagrande per dibattere su l’importante e molto attuale tema “Donne di mafia e donne contro la mafia”, relatore la giornalista Graziella Proto, moderatore Lella Battiato Majorana (giornalista psicoterapeuta).
Erano presenti: Gianfranco Todaro (past predident), Fulvio Ventura (delegato Rotary Foundation), e i presidenti Agatino Sciuto (Rc “Centenario”) e Alberto Lunetta (Rc “Catania Ovest”). Ospiti i sindaci: Daniele Motta (Belpasso), Vincenzo Magra (Mascalucia); Concita Faccialà (capo servizi sociali e demografici Sant’Agata li Battiati), Giusy Scalia (responsabile piano di zona sociosanitario Gravina di Catania), Daniela Cantone (responsabile III settore e servizi sociali San Pietro Clarenza), Maria Concetta Tringali (vicepresidente “Galatea”).
Nel corso della serata è stato presentato il nuovo socio Giuseppe Costantino Lentini.
La relatrice Graziella Proto, direttora della rivista Antimafie (oggi online) Lesiciliane/Casablanca, ha collaborato con Enzo Biagi e Sandro Curzi passando attraverso testate famose, Avvenimenti, Liberazione, Antimafia2000, ecc.
Crede e pratica il giornalismo militante e partigiano. Laureata in biologia, prima di intraprendere il giornalismo si dedicava alla ricerca oncologica alla facoltà di medicina di Catania.
La relazione svolta, ha condotto la numerosa platea con un fil rouge suggestivo, intrecciando storie vissute di donne nel percorso doloroso di mafia tra ruoli diversificati, raccontando in modo sintetico il ruolo delle donne dentro le organizzazioni mafiose nel corso degli anni, ed evidenzia “questo ruolo ha subito modifiche e a volte ha avuto atteggiamenti e comportamenti inspiegabili”.
Demolita la legenda delle donne sempre vittima di quel sistema, ha evidenziato “Il valore e l’audacia delle donne che, con coraggio e consapevolezza, quotidianamente si oppongono alla mafia in tutte le sue declinazioni”. Un incontro per ripercorrere le varie fasi del fenomeno mafioso contestualizzate dal punto di vista storico, civile e sociale.
La presidente Faraone, con un colorito accattivante intervento fra citazioni e proverbi, opera con focus sulla natura intrinseca e istintuale della donna, educatrice “architrave insostituibile all’interno della famiglia e della società, capace di operare sulla terra perché connessa al cielo”.
Evidenzia “argomento delicato che tocca tutti noi siciliani e occorre una giusta collaborazione e senso civico, che appartiene scuola, famiglia associazioni, quindi necessita creare progetti non fine a se stessi, concreti”. Hanno veicolato un messaggio di spessore il sindaco Magra che ha elogiato particolarmente l’intervento della relatrice specificando “è riuscita a raccontare lo spaccato anni ’80-’90 che faceva da padrone sul fenomeno mafioso. Bisogna partire dai quartieri disagiati, con le scuole e incidere sui ragazzi dando esempi virtuosi, e ognuno portare contributi con sindaci promotori”.
Il sindaco Motta ha tratteggiato gli anni Ottanta a Belpasso martoriata dalla mafia con il Malpassoto per concludere “Importante l’educazione massiva nelle scuole e continuare con i social che hanno operato molto al cambiamento”.
Interventi significativi da parte del pubblico: DS Brigida Morsellino I.S.I.S. Politecnico del Mare “Duca degli Abruzzi” Catania e reggente Ist. Aeronautico “Ferrarin”; avv. Serafino Lentini. Ha allietato la serata il gruppo musicale “Duo C&C (Busacca)”, che ha eseguito dei brani in tema con l’incontro.