Cento, duecento e (grazie a Dante) novecento volte Martoglio nell’aula consiliare del Comune di Belpasso per la 34.ma edizione del premio in suo onore

Con il 34° “Premio Internazionale Nino Martoglio”, quest’anno nell’aula consiliare del Comune nel rispetto delle norme di prudenza, celebrate tre straordinarie coincidenze temporali: cent’anni dalla scomparsa di Martoglio e nascita di Turi Ferro, settecento dalla nascita di Dante Alighieri. Il premio, curato dal Circolo culturale femminile “Athena”, promuove lettura e il libro, oggetto di culto destinato a durare, aere perennius (Orazio), più del bronzo, che stimola cultura e crescita sociale, etica, turistica, economica.

La giuria, presieduta da Sarah Zappulla Muscarà (Università di Catania), con Dario Motta  (sindaco di Belpasso), Vicente Gonzàlez Martìn, (Università di Salamanca, Spagna), Domenico Tempio (editorialista “La Sicilia”) e Maria Caruso (presidente “Athena”), ha premiato come di consueto personalità prestigiose.

Per la sezione Letteratura Roberto Andò, regista teatrale, cinematografico, lirico, narratore, sceneggiatore, saggista, direttore artistico del Teatro Mercadante di Napoli, per “Il bambino nascosto” (La nave di Teseo): giallo di forte aura lirica, dalla scrittura nitida, sapiente, felicemente orchestrata e dal finale di straziante poesia da cui Andò ha tratto e diretto il film omonimo, magistrale interprete Silvio Orlando

Per la sezione Fotografia Lia Pasqualino “Il tempo dell’attesa” (Postcart): ritratti di attori, registi, scrittori, compositori, musicisti, bambini, gente comune, sapientemente colti con sguardo discreto e delicato, come in attesa di una rivelazione, un’irripetibile epifania dell’aspetto più profondo dell’essere. Alle sue splendide foto in bianco e nero Lia Pasqualino, formata alla scuola d’eccezione di Letizia Battaglia, consegna il senso profondo della testimonianza e dell’impegno morale affidati all’occhio vigile e alla potenza espressiva dell’immagine.

Premio “Athena” all’attrice Francesca Ferro per la capacità di radicare solidamente “su un vivace e lucido rapporto dialettico tra rigore stilistico e levità d’immaginazione, classicità e sperimentazione, un itinerario artistico che dalle glorie del passato di una famiglia d’arte trae linfa alla visione creativa”.  

Il premio per la saggistica è stato assegnato a Gandolfo Cascio dell’Università di Utrecht per l’importante lavoro “Dolci detti. Dante, la letteratura e i poeti” (Marsilio).

Flaminia Belfiore, conduttrice della serata, nel corso dello svolgimento del programma, ha elegantemente dialogato con i premiati, a sua volta l’attore Agostino Zumbo ha dato lettura, con la consueta sensibilità,  dei passi salienti dei volumi premiati.

Gustosissima infine la lettura di Miko Magistro del primo Canto dell’”Inferno”della “Divina Commedia di don Procopio Ballaccheri”, caustica, ignorata parodia martogliana del capolavoro dantesco con annessa satire su Catania e i catanesi, recentemente ripubblicata a cura di Sarah Zappulla Muscarà e Enzo Zappulla, Maimone editore. 

Carlo Majorana Gravina

Carlo Majorana Gravina