Gemelli Molise, dal 1° ottobre stop a Radioterapia Oncologica, Petracca: “Toma non dà soluzioni”

A breve lo stesso rischio anche per Cardiochirurgia. Il presidente del CdA, Stefano Petracca: “Oltre a non averci riconosciuto i 4 milioni di extrabudget del triennio 2019-2021, per il 2022 non sono stati ancora definiti i limiti di spesa e quanto determinato nel 2021 non rispecchia i reali fabbisogni della popolazione”

A partire dal prossimo 1° ottobre il Gemelli Molise, “avendo raggiunto il tetto di spesa imposto dalla Regione Molise, si vede costretta, suo malgrado, ad interrompere l’erogazione delle prestazioni di Radioterapia ai malati oncologici molisani”. Lo hanno annunciato il presidente del Consiglio di Amministrazione, Stefano Petracca, e il professor Francesco Deodato, del dipartimento Servizi e Laboratori e dell’Uoc di Radioterapia Oncologica, il quale ha ricordato che “nel Centro, di tra pochi giorni si compirà il ventennale dalla sua istituzione, sono stati curati circa 7mila pazienti negli ultimi 10 anni, di cui 800 solo nel 2021”.

La decisione prende le mosse “dalla circostanza che l’Ente Commissariale ha fissato un tetto di spesa invalicabile per l’erogazione delle prestazioni di radioterapia salva-vita in favore dei pazienti oncologici molisani. Siamo consapevoli – ha ammesso il presidente del CdA – che, essendo l’unico centro di Radioterapia, i pazienti molisani saranno costretti a recarsi al di fuori del territorio regionale per usufruire delle suddette prestazioni ‘salva-vita’ con tutti i disagi che ne conseguono. Purtroppo – ha proseguito Petracca – si tratta di una scelta non dettata dalla volontà di Gemelli Molise. Come realtà che opera nella Regione Molise da 20 anni e come cittadini molisani non comprendiamo come si possa giustificare la fissazione di un limite per prestazioni che riguardano la vita e la tutela del cittadino, un diritto che dovrebbe essere costituzionalmente garantito, e lo stesso potrebbe accadere per la Cardiochirurgia”.

“Ad oggi – ha spiegato ancora Petracca – a ridosso dell’ennesimo esaurimento del budget, l’ente commissariale non è in grado di fornire una soluzione praticabile per risolvere questa grave incombenza per la salute dei cittadini molisani”. Basti pensare che “per il 2022 non è stato ancora emanato uno specifico provvedimento che definisca i limiti di spesa facendo riferimento a quanto determinato per il 2021 (5,5 milioni a fronte di un fatturato di 7,8 con 4-5 settimane di trattamenti per ogni paziente) il cui importo – ha spiegato il presidente Petracca – non rispecchia i reali fabbisogni della popolazione e non è sufficiente a soddisfare le esigenze dei pazienti molisani”.

Una problematica o, meglio, “l’ennesima emergenza sanitaria è stata fatta presente da tempo alla struttura commissariale – ha ricordato il presidente del CdA – la quale si appella alla sentenza del Consiglio di Stato di quest’anno (la n. 0471/2022) che ha stabilito che è legittimo prevedere un tetto di spesa anche per prestazioni oncologiche salvavita, precisando che è compito delle Regioni determinarlo in base ai reali fabbisogni del territorio, e agli eventuali risvolti negativi nel caso in cui intervenisse la Corte dei Conti. Ricordo anche che nel triennio 2019-20-21 il fuori budget per i pazienti molisani è stato di 4 milioni di euro, e non ci è stato riconosciuto, oltre ad altri 25 milioni di crediti pregressi corredati da sentenze esecutive. Com’è facile intuire – ha concluso Petracca – alla Regione costerebbe di più se un suo cittadino andasse a curarsi fuori: siamo nel paradosso più assoluto”.

Dtt.ssa Lella Battiato Majorana

Dtt.ssa Lella Battiato Majorana