Il paradiso ritrovato: mostra e concerto di musica sacra a Catania. Arte e musica si fondono nella chiesa di San Nicolo l’Arena con le opere di Judith Boy e un concerto di musicisti rinomati.

Una mostra impreziosita da un concerto di musica sacra, un dialogo tra diversi registri artistici per parlare di favola. Tutto pronto nella chiesa di San Nicolo l’Arena a Catania, dove oggi si aprirà la mostra “Il paradiso ritrovato” dell’artista Judith Boy. È promossa dalla Comunità Evangelica Luterana di Sicilia, con la collaborazione del Consiglio Ecumenico delle Chiese di Catania, vede il patrocinio sia del Comune di Catania sia dell’assessorato per la famiglia, le donne, la cultura e l’integrazione della Regione tedesca della Renania-Palatinato, ed è stata allestita grazie al contributo dell’8 per mille luterano. 

Perché “Il paradiso ritrovato”? È l’artista a spiegarlo, partendo da un’esperienza vissuta durante il Covid. «Durante il lockdown – spiega Boy – la natura nelle montagne vicino a Monreale mi faceva riflettere sul nostro paradiso quotidiano. Purtroppo, l’umanità distrugge se stessa e il mondo intero. Non è possibile vivere senza guerre e senza problemi. Ho dipinto le dieci piaghe d’Egitto, dimostrando l’urgenza di cambiare il nostro comportamento nei confronti di tutti gli esseri viventi e della natura. Il progetto è legato a un luogo di culto e contiene opere che fanno vedere, a volte anche in modo allegro e leggero, come possiamo salvare il paradiso e il nostro futuro. Più di venti presentazioni con successo e tanti complimenti dei visitatori mi spingono a continuare». Specializzata in arte oggettuale, pittura, fotografia e performance associate, i suoi lavori contemplano l’uso di colori vegetali estratti con tecniche risalenti al Medioevo. Riesce a trasformare un’ampia varietà di materiali in prodotti artistici perciò le sue opere sono il frutto di progetti sostenibili e rispettosi dell’ambiente. La Sicilia è la sua terra d’ elezione ed ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti in Germania e in Europa.

Dopo l’apertura del vernissage sarà possibile partecipare, alle 17,30, al concerto di musica sacra rinascimentale “et in terra pax” che vedrà l’importante partecipazione dei musicisti: Vincenzo Lisi (tenore), Joachim Szepanski (tenore e flautista), Gianfranco Giordano (Basso), Paolo B. Cipolla e Franco Lazzaro all’organo.

«Le composizioni di musica sacra rinascimentale per ensemble di solisti – spiega Joachim Szepanski, tenore e flautista – le dimensioni delle chiese costruite all’epoca, permettono di giungere a una sola conclusione: che siano state cantate utilizzando una tecnica vocale che combinava toni di testa e di petto e che in seguito ha trovato spazio nel mondo dell’opera. Non esistono quasi registrazioni contemporanee di questi brani eseguiti da solisti, poiché sono per lo più eseguiti da cori. Questa tecnica di canto affonda le sue radici negli antichi mercati popolari».

Per la presidente della Comunità evangelica luterana di Sicilia, Gisela Salomon, si tratta di un’occasione importante per promuovere l’incontro di linguaggi diversi, quello pittorico e della performance associata, con la musica sacra che inneggia alla pace. «Uno scambio – spiega Salomon – che è l’incontro tra l’Italia e la Germania nell’arte. In un tempo – prosegue Salomon – in cui siamo ogni giorno coinvolti in notizie di distruzione, violenza e guerra che credevamo non sarebbero più tornate così prepotentemente come oggi».

La mostra di Judith Boy sarà aperta fino al 24 giugno dalle 9 alle 13 con ingresso gratuito. Anche la partecipazione al concerto è gratuita.

redazione@thevoicekw.com

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